Mi chiamo Iole
Seconda menzione, sezione Corti della realtà
Iole, ormai anziana, racconta la storia della sua vita, una storia di abbandono per le strade di Roma, gli anni passati a vivere al binario 1 della stazione, il distacco dai figli e il difficile rapporto con la famiglia e con la città dovuto alla sua condizione di indigenza. Riportiamo il giudizio della giuria: “La storia di questa donna ottantunenne senza dimora è narrata con tenerezza e rispetto, facendo emergere la ricchezza di una vita sofferta che ha avuto anche delle luci in mezzo a tante ombre (la comparsa, da giovane, nel film ‘Accattone’ di Pasolini, i figli, l’affetto di tanti compagni di strada)”.
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