La noia: ragazzi di piazza al Gratosoglio
Siamo a Gratosoglio, estremo sud di Milano. Nel cuore di questa periferia di confine svettano le “torri bianche” – il marchio architettonico della zona – candidi palazzoni popolari alti più di 50 metri. Ai pieni delle torri si svolge la vita di un pezzo di metropoli marginalizzato, lontano da molti servizi pubblici e dai tradizionali centri aggregativi della città. Numerosi articoli di giornale e vari servizi televisivi hanno dipinto i ragazzi di Gratosoglio come i protagonisti di un tessuto malato, dove dilagano spaccio di droga, furti e microcriminalità. Ma se si trascorre con loro un pomeriggio in piazza, emerge una realtà un po’ diversa. I ragazzi si ritrovano in strada per stare insieme, hanno voglia di parlare, e soprattutto sono alla costante ricerca di un’alternativa. Che però faticano a trovare. Qui, come in molte periferie, è la noia a determinare le vite e le scelte dei più giovani.
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