Capodarco l'altro festival

Yeelen, Ilaria, Nicoletta e Ilo, quattro studenti di un liceo di Verona, devono costituire un documentario che possa promuovere la prevenzione dell'Aids nella loro fascia di età. Scelgono di descrivere le pratiche negli ambienti che gli organi sanitari competenti definiscono come “a rischio”. Incontrano una ragazza transessuale, un ragazzo omosessuale, una signora transessuale e una ragazza che utilizza sostanze attraverso iniezione. Indipendentemente dal loro essere sieropositivi o meno, perché l’ Hiv è una malattia che coinvolge anche chi non ce l’ha, e se c'è qualcosa da fare per la prevenzione, è principalmente prima del contagio. Nella loro quotidianità cercano di capire dove si annidano le buone abitudini e dove invece “i rischi” (anche nei termini di giustificazioni per non assumersi la responsabilità) nella gestione del virus. In modo che anche loro, che stanno entrando nell’età “più a rischio”, possano evitare di affidare questo aspetto della loro vita al Caso e conquistarsi gli strumenti per evitare quella “remotissima possibilità”.