CAPODARCO DI FERMO – Il premio “L’anello debole” dedicato alle migliori produzioni audio e video sul sociale diventerà l’anno prossimo un Film festival. Ad annunciarlo è don Vinicio Albanesi, presidente della Comunità di Capodarco di Fermo, che da cinque anni promuove il concorso. Durante la premiazione dell’edizione 2009, che si è svolta sabato scorso presso la sede della Comunità, don Albanesi ha reso ufficiale la notizia. “Finora abbiamo scherzato – ha ironizzato – , ma ora siamo pronti a lavorare in grande per far crescere il Premio fino a farlo diventare un Festival del cinema sociale, con l'appoggio della regione Marche, della provincia di Fermo, della Cassa di risparmio”. Subito un’anticipazione: “Coinvolgeremo anche i più giovani inserendo una sezione per i film girati con il telefonino”.
L’idea di dare vita al Festival è una conseguenza dell’andamento in crescendo del Premio: “La qualità delle opere – ha spiegato ancora don Albanesi – è aumentata nel tempo, tanto che nell’edizione di quest’anno abbiamo ricevuto prodotti raffinatissimi, sia per i contenuti, sia per la realizzazione”. Per la giuria - presieduta da Giancarlo Santalmassi (giornalista) e composta da don Albanesi, Daniela de Robert (giornalista), Pino Corrias (giornalista), Andrea Pellizzari (Le Iene show) e Daniele Segre (regista) - non è stato quindi difficile arrivare a un accordo sui vincitori, come ha spiegato Pellizzari, conduttore della cerimonia di premiazione: “Abbiamo tenuto conto di un fatto molto importante e cioè che raccontare un dramma non deve rattristare, ma al contrario appassionare. Parlare di sociale è difficile e portarlo alla radio, alla tv, al cinema lo è ancora di più. Per questo bisogna far sì che la gente si interessi, occorre colpire il pubblico. E questa è la nostra sfida: i premiati raccontano storie difficili in maniera avvincente”.
La cerimonia è proseguita con la proiezione dei video e la consegna dei premi – mille euro e una “catena con un anello debole” - agli autori delle opere vincitrici: “Turchi. Storie di elicotteri e barche a Lampedusa” di Marzia Coronati e Elise Melot (Amisnet) e “L’Italia dei nuovi poveri” di Danilo Giannese (Radio 1 Rai) per la sezione radio; “Victor Victoria” di Maria Anna Fiocchi (7 Gold) e “Aspettando domani. Storia di Riccardo e Salvo” di Alessio Lasta (Telelombardia) per la tv; “Libri d’evasione” di Lorenzo Tozzi, per i corti della realtà e “Colors” di Gianni Del Corral (Emotion Film), per i corti di fiction. Agli autori delle opere che hanno ottenuto la menzione speciale della giuria è stato consegnato un ciondolo che ha inserito un “anello” debole.
“Il ‘Premio L’anello debole’ – ha concluso Segre – è diventato un punto di riferimento a livello nazionale perché dà diritto di parola a chi ha la vita negata. La Comunità di Capodarco ha saputo trovare un senso a tutto questo, raccogliendo una produzione cospicua, che testimonia l’esistenza di un territorio vivo, oltre la tv e il pensiero unico”.