CAPODARCO DI FERMO - Si intitola “Raccontare gli anelli deboli” il seminario di formazione per i giornalisti delle Marche che aprirà domani, 5 novembre, il “Capodarco Corto Film Festival”. L’incontro (dalle 9.00 alle 18.00) si svolgerà presso la Comunità di Capodarco di Fermo, dove in serata inizierà la serie di proiezioni ripetute dei 18 cortometraggi finalisti (sezioni Tv, Corti di fiction, Corti della realtà) che si contenderanno il sesto “Premio L’Anello debole”. Le altre proiezioni si svolgeranno tra venerdì e sabato presso il cinema Sala degli artisti di Fermo e la Sala Imperatori di Porto San Giorgio. Le 6 opere finaliste per la sezione radio si potranno invece ascoltare, oltre che on line, nel “Radio in tour” di sabato mattina, 6 novembre: i giurati popolari saliranno alle 9 in due pullman in partenza da Piazza Dante a Fermo verso Santa Vittoria in Matenano – dove verrà offerta una colazione a base di tipicità gastronomiche – l’ascolto (1 h e 50’ in totale) avverrà nel tragitto di andata e ritorno. La premiazione
delle 4 opere vincitrici avverrà domenica 7 novembre
(ore 17), presso la Comunità Di Capodarco, presentata da Andrea Pellizzari
(
Le Iene).
Il seminario di domani – a cui si sono iscritti oltre 50 giornalisti marchigiani – è promosso dalla Regione Marche nell’ambito del progetto europeo Open ed è organizzato dall’Agenzia Redattore Sociale in collaborazione con l’Ordine giornalisti delle Marche e il Sindacato giornalisti Marche. L’apertura della giornata è infatti affidata all’assessore alle politiche sociali Luca Marconi, al presidente dell’ordine Gianni Rossetti e al segretario del Sigim Roberto Mencarini.
Seguiranno gli interventi di don Vinicio Albanesi e di Stefano Ricci, prima di una serie di quattro relazioni su immigrazione (Gabriele Sospiro), Anziani e non autosufficienza (Giovanni Santarelli), minori in difficoltà (Andrea Marangoni), prostituzione e tratta (Vincenzo Castelli). Gli obiettivi del seminario sono mettere a disposizione dei giornalisti le conoscenze di esperti di tematiche sociali, creare connessioni durature tra informazione e operatori affinché la rappresentazione del disagio e dell’emarginazione sia sempre più corretta e professionale. La partecipazione è gratuita.
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