CAPODARCO - L'arrivo di un ricco straniero e soprattutto di una banconota da 100 euro getta un desolato paesino della Grecia nel caos... Gioca sui paradossi comici della crisi economica e dell'indebitamento il geniale cortometraggio "Debtfools" di Philippos Vardakas e Despina Economopoulou che si è aggiudicato il Primo premio assoluto (sezione Corti di fiction) nell'ottava edizione del Premio L'anello debole. La cerimonia di premiazione si è tenuta il 28 giugno presso la Comunità di Capodarco di Fermo, ente che promuove, dal 2005, questo riconoscimento alle migliori opere brevi di forte contenuto sociale e sulle problematiche ambientali. La vittoria di Debtfools è stata determinata dal voto congiunto di una Giuria di qualità e di circa 150 giurati popolari. La Giuria di qualità ha invece scelto autonomamente di assegnare un premio speciale a "Il mio grido" di Vito Alfarano, il risultato di un progetto espressivo realizzato con i detenuti del carcere di Rovigo. Le altre opere finaliste in concorso sono: "More than two hours" dell'iraniano Ali Asgari; "Oro verde" di Pierluigi Ferrandini e il falso documentario "Sale" di Elena Mattioli, Flavio Perazzini e Tommaso Tintori.
Debtfools si apre con l'arrivo di un forestiero (probabilmente un tedesco...) nel piccolo e malandato hotel del paese... Incapace di farsi capire dal proprietario, che parla solo greco e qualche sporadica parola d'inglese, gli consegna 100 euro come garanzia per poter visionare le stanze dell'albergo. Con quella banconota il proprietario paga i suoi debiti con il macellaio, il macellaio con il benzinaio, il benzinaio con il barista... un circolo vizioso e virtuoso che sconvolge gli abitanti e risolleva le sorti del paese... Debtfools ha partecipato a diversi festival internazionali tra cui l'International short film festival in drama.
Philippos Vardakas si è laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università del Sussex, in Inghilterra. Ha lavorato per il telegiornale nazionale greco Striptiz. Dal 2005, lavora come regista e produttore di progetti indipendenti di fiction, documentario, pubblicità e installazioni audiovisive.
Despina Economopoulou è una videomaker di origine greca che vive a Barcellona. Come regista è molto impegnata sul fronte dei temi sociali e politici. Ha realizzato diversi documentari, cortometraggi e video istallazioni.
Il mio grido è un video che nasce dietro le sbarre. I detenuti sono stati condotti e stimolati verso l’esplorazione della propria emotività. Il risultato è una clip musicale dove corpo e voce, immagine e suono si fondono.. Per la Giuria di qualità che ha assegnato il premio speciale "Le voci e i suoni elettronici che compongono la musica originale creano una relazione inscindibile tra corpo e voce, immagine e suono. Lo sfondo bianco non dà nessuna possibilità di collocamento nello spazio. Quello che resta, in questo video è la nudità. Il corpo, nella sua potenza, morbidezza, vivacità e fragilità. Un corpo di cui non si sa nulla. Che non appartiene a un detenuto ma ad un uomo”.
Vito Alfarano è un danzatore e coreografo freelance che ha scelto di utilizzare la danza per affrontare alcune problematiche sociali legate soprattutto alla detenzione. E' membro del coordinamento Nazionale di Teatro in Carcere. Con le sue coreografie ha vinto molti premi nazionali e internazionali