ROMA – “Il fanciullo, ai fini dello sviluppo armonioso e completo della sua personalità deve crescere in un ambiente familiare, in un clima di felicità, di amore e di comprensione”: è quanto recita, nel suo preambolo, la Convenzione Onu sui Diritti del Fanciullo, di cui oggi ricorre la nascita. Lo stesso preambolo potrebbe avere il breve video che racconta questo “clima di felicità, di amore e di comprensione”, pure in un contesto di grande fragilità, fatica e difficoltà.
Si chiama “E il sole sorge ancora…” e prende spunto da un’idea del gruppo di lavoro della cooperativa “L’albero de talenti”, raccontando in sei minuti, lo scorrere del tempo quotidiano di una famiglia come tante, ma al tempo stesso diversa da tutte. Un padre e una madre, non più giovanissimi; due figlie gemelle, identiche anche nella disabilità; due nonni molto anziani, che non possono fare più niente da soli, neanche mangiare o alzarsi dal letto. La giornata inizia presto, si apre e si chiude con gesti di cura: verso le figlie prima, che si preparano per uscire e raggiungere il centro in cui trascorrono la giornata; verso gli anziani genitori poi, che si svegliano un po’ più tardi e hanno bisogno di aiuto sempre, per tutto.
E’ una vita fatta di attenzioni, di accudimento, di premure. Giornate faticose, in cui tutto deve essere pensato e fatto, nulla può essere rinviato o disatteso. Quella fatica però è l’unica che permette alla giornata di scorrere con quella tranquillità che il video, anche attraverso la musica, racconta. Anna e Maria non sono più bambine, sono due donne adulte: ma quel diritto a “un clima di felicità, amore e comprensione” lo hanno avuto garantito. Dietro, c’è lo sforzo e la costanza di un uomo e una donna, padre e madre, che non abdicano al proprio compito, neanche quando la stanchezza si fa sentire. “Le azioni sono consuete. Tutto è routine, tutto è noto e conosciuto ed è proprio questo che dà la certezza di fare la cosa giusta”, recita un cartello del video, prendendo a prestito le parole di Paulo Coelho.
La famiglia Marziali apre la porta della propria casa e lascia lo spettatore entrare tra le mura domestiche, ad osservare e sperimentare un tempo e uno spazio “accudente”, nella dedizione, la costanza, l’amore dei genitori e la serenità di chi si abbandona alle loro cure.” Il corto – spiegano gli ideatori, che fanno parte dell’equipe del Centro socio educativo riabilitativo ‘L’albero dei talenti’ di Servigliano - vuole offrire spunti di riflessione sul mondo della disabilità, sulle difficoltà che si incontrano rispetto al dialogo interrotto con la realtà circostante ma anche sulla forza che anima le persone che abitano questo mondo. La storia quotidiana delle persone con disabilità e dei loro familiari ha bisogno di essere raccontata”. Il video è stato realizzato da Gloria De Luca, Marcelo Barissani, Anna Maria Tarulli, Gemma Marini, Moira Centanni, Monica Antognozzi, Mary Tidei. (cl)