ROMA. Io sto con la sposa, il film sul finto corteo nuziale che ha “beffatto” la Fortezza Europa, è tra i cinque documentari finalisti alla 59esima edizione dei David di Donatello. Il lavoro, realizzato da Gabriele Del Grande, Antonio Augugliaro e Khaled Soliman AL Nassiry, racconta la storia vera di cinque siriani palestinesi che, insieme agli autori, riescono a raggiungere il Nord Europa eludendo i controlli alle frontiere. Un film documentario che, nell’ intenzione dei registi, è prima di tutto un atto politico di disobbedienza civile per dire no alla chiusura dei confini europei e sensibilizzare sulla condizione dei profughi in fuga da guerre e persecuzioni. Per aver realizzato il film gli autori rischiano tuttora fino a 15 anni di carcere per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il lavoro, completamente indipendente, è stato sostenuto da 2617 produttori dal basso attraverso un crowdfunding, che ha permesso di raggiungere la cifra record i centomila euro.
“Siamo felici per l'ennesimo riconoscimento al valore artistico del nostro film e al valore politico del nostro atto di disobbedienza civile – sottolinea Gabriele Del Grande - Sarebbe ora che anche la politica battesse un colpo e dicesse da che parte sta. Lo chiedono i nostri tremila crowdfunders e gli oltre 130mila spettatori che hanno visto il film al cinema e nelle proiezioni dal basso in tutta Italia e in altri 25 paesi del mondo”. “Dal naufragio di Lampedusa dell'ottobre 2013 da cui si salvò il nostro "sposo" Abdallah, la situazione in frontiera non è affatto cambiata – aggiunge Del Grande - E nonostante gli sforzi della Marina e della Guardia Costiera, di viaggio si continua a morire. Soltanto una politica di semplificazione dei visti per la Siria e i paesi africani potrà porre fine a questa tragedia. La politica pensi a fermare le guerre piuttosto che le persone”. Il documentario è già stato presentato fuori concorso all’ultimo festival del cinema di Venezia. Ai David di Donatello in concorso insieme a “Io sto con la sposa” nella sezione documentari ci saranno: “Belluscone. una storia siciliana di Franco Maresco, “Enrico Lucherini – ne ho fatte di tutti i colori” di Marco Spagnoli. Quando c'era Berlinguer di Walter Veltroni e Sul vulcano di Gianfranco Pannone. La cerimonia di premiazione si terrà il 12 giugno al Teatro Olimpico di Roma.