L’anello debole: ecco i 21 finalisti. Ora tocca alla giuria popolare

Il dramma dei migranti al confine tra Africa e Europa; il mondo visto con gli occhi dei combattenti dell’Isis e di chi fugge dal califfato; il lavoro delle organizzazioni umanitarie per arginare la piaga dell’ebola; l’importanza del riciclo per una maggiore consapevolezza sulla sostenibilità ambientale, insieme alla denuncia di crimini ambientali poco conosciuti. E ancora le conseguenze della crisi economica su imprese e lavoratori, ma anche il lavoro come opportunità di inserimento sociale e di un nuovo equilibrio mentale; il carcere, l’adozione, la disabilità, con tutte le emozioni e gli affetti che si portano dietro.

Tanti temi - e più che mai attuali - quelli affrontati dai 21 corti finalisti (15 video e 6 audio) della IX edizione del premio L’anello debole, il riconoscimento che la Comunità di Capodarco assegna dal 2005 ai migliori cortometraggi su temi sociali e ambientali. Le opere, scelte da una giuria di qualità composta da 18 esperti di livello nazionale coordinati dal direttore artistico Andrea Pellizzari e dall’ideatore del premio Giancarlo Santalmassi, concorreranno nelle quattro sezioni previste dal bando: 6 per gli audio cortometraggi, 6 per i corti della realtà, 4 per i corti di fiction e 5 per i cortissimi.

Ora la parola passa alla giuria popolare, chiamata a valutare i video e gli audio finalisti durante il Capodarco l’Altro festival, in programma dal 22 al 27 giugno sulla terrazza della Comunità di Capodarco di Fermo, nelle Marche. In particolare, i 15 video saranno proiettati venerdì 26 giugno, durante la “Notte dei corti”, alla presenza degli autori che saranno chiamati sul palco dal conduttore Andrea Pellizzari per una breve presentazione. Per ascoltare i 6 audio finalisti è stato invece organizzato per la mattina di sabato 27 giugno un Radio Bus che condurrà la giuria popolare lungo le splendide colline marchigiane, con una piacevole sosta in un’azienda agricola per una degustazione di prodotti tipici locali.

La media dei voti della giuria popolare sarà quindi incrociata con quella dei voti delle giurie di qualità assegnando loro rispettivamente il peso del 40% e del 60%. Il voto finale determinerà il vincitore per ciascuna sezione. La cerimonia di premiazione, in programma sabato 27 giugno, sarà presentata da Andrea Pellizzari.

Ecco tutte le opere finaliste suddivise nelle quattro categorie:

Audio cortometraggi
Cambogia, il genocidio che fa ancora paura di Michela Sechi (24' 41'')
When I was a terrorist di Antonella Palmieri (05' 55'')
Il leone ha le ali sporche di Marzia Ciamponi e Elisabetta Ranieri (15'26'' )
Bellissime di Flavia Piccinni (24' 06'')
I badanti familiari di Alessandra Bartali (04' 30'')
Bastione M. di Andrea Cocco, Marzia Coronati, Marco Stefanelli (25'')

Cortometraggi della realtà
Melilla, la frontiera della vergogna di Francesca Nava (16' 21'')
Sierra Leone, la vita al tempo di Ebola di Pietro Suber e Nicola Berti (25')
Prigionieri, 2014 fuga dall’Isis di Cristina Scanu, Giuseppe Ciulla (24' 55'')
La sedia di cartone di Marco Zuin (16')
La cella zero di Salvatore Esposito (12' 24'')
Green soldiers di Alessandro Bernard, P. Ceretto (11')

Cortometraggi di fiction
Sinuaria di Roberto Carta (15'18'')
L’impresa di Davide Labanti (15' 58'')
The restaurant di Stefano Scarafia (8')
Corso Dante di Gianni Saponara (11' 49'')

Cortissimi
Puliamo il mondo di Andrea Tubili (35'')
Pasaje no reemborsable di Emilia Ruiz (2' 08'')
Dear future mom di Luca Lucini (02' 28'')
Shame and glasses di Alessandro Riconda (5')
Lettera a me stesso di Serena Pulga, Letizia Bozzolini, Edo Lugari (3' 41'')

Le iscrizioni alla Giuria popolare de L'anello debole sono ancora aperte. Chiunque può entrare a farne parte compilando il modulo disponibile sul sito del premio. I giurati accedono gratuitamente a tutti gli eventi del Festival.

 

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