Il Capodarco l’Altro festival è ormai entrato nel vivo. Straordinaria la partecipazione del pubblico alle prime due serate: complessivamente circa 1200 persone hanno gremito la terrazza sul mare della Comunità di Capodarco (guarda la photogallery). Due gli ospiti d’eccezione accolti calorosamente dal pubblico: Valerio Mastandrea e Matteo Garrone.
Vincitore di tre David di Donatello su un totale di sei candidature, Mastandrea ha inaugurato il festival lunedì 22 giugno introdotto dal critico Goffredo Fofi . L’attore romano, tra i più amati, versatili e coerenti del cinema italiano, ha ripercorso la sua carriera cinematografica attraverso la visione di frammenti di alcuni dei suoi film. Da “L’odore della notte” (1998) di Claudio Caligari a “Non pensarci” (2007) di Gianni Zanasi, da “Gli equilibristi” (2012) di Ivano De Matteo a “Romanzo di una strage” (2012) di Marco Tullio Giordana fino ad arrivare all’ultimo “La mia classe” (2013) di Daniele Gaglianone, Mastandrea ha più volte interpretato e raccontato diverse realtà sociali: le vicende di un gruppo di rapinatori dell’estrema periferia di Roma specializzati nell’assalto ai “quartieri alti”, la storia di una padre separato che cerca dignitosamente di sbarcare il lunario, la strage di Piazza Fontana a Milano, l’integrazione di giovani studenti extracomunitari, a scuola per imparare l’italiano. A condurre il dibattito il critico e produttore cinematografico Dario Zonta, affiancato dal direttore artistico del premio L’anello debole Andrea Pellizzari.
Martedì 23 giugno è stata la volta del regista Matteo Garrone. Reduce dall’ultimo Festival di Cannes, il regista ha introdotto e concluso insieme al critico cinematografico Dario Zonta la proiezione del suo “Il racconto dei racconti”. Vincitore di 4 David di Donatello, 3 nastri d’argento e vari altri premi, autore di 8 lungometraggi tra cui “Gomorra”, “Reality” e “L’imbalsamatore”, Garrone ha sorpreso il pubblico con i suoi tre “racconti” fantasy liberamente ispirati ad altrettante fiabe de “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile del 1636. Tre storie diverse ma tutte “al femminile”, dalle quali trapelano realtà e situazioni più che mai attuali, e accomunate da quel “desiderio che diventa ossessione” che spinge una regina a fare qualsiasi cosa pur di diventare madre, un’anziana lavandaia a fingersi giovane per conquistare il suo re e un padre a trascurare la propria figlia, finita in sposa a un orco.
Il festival proseguirà questa sera - mercoledì 24 giugno - con “Class enemy”, opera prima del regista sloveno Rok Bicek. Il film, da molti definito un capolavoro e ispirato a una storia personale del regista, è ambientato in una scuola superiore della Slovenia dove in seguito a una tragedia si innescano dinamiche imprevedibili tra alunni, docenti e genitori. Vincitore nel 2013 del premio Fedora alla Settimana della Critica della Mostra del Cinema di Venezia, sarà presentato da Dario Zonta e commentato questa sera da Ettore Fedeli. Per due volte sindaco di Fermo ma soprattutto appassionato insegnante di fisica in pensione, Fedeli è tuttora impegnato in attività di “volontariato didattico” in ambito scolastico in varie scuole del territorio fermano.
Giovedì 25 sarà la volta di “Short skin” di Duccio Chiarini e venerdì 26 dell’attesissima maratona de “La notte dei corti” in cui saranno proiettati (e valutati dalla giuria popolare) i 15 video cortometraggi finalisti del IX premio L’anello debole, alla presenza degli autori. Infine sabato 27 mattina l’ascolto dei 6 finalisti per la sezione audio cortometraggi con il “Radio bus” e la sera la premiazione dei vincitori con la conduzione di Andrea Pellizzari e tanti ospiti.
Tutti gli eventi (ad eccezione del 27 che si concluderà con il “gelato per tutti”) e il Radio Bus saranno conclusi da degustazioni di bontà enogastronomiche locali offerte da 9 produttori marchigiani selezionati da “Tipicità”.
Scarica:
- il depliant con il programma sintetico;
- la brochure completa del Capodarco L’Altro Festival