CAPODARCO - Stefano Caredda è il nuovo direttore di Redattore Sociale, l’agenzia di informazione quotidiana dedicata in particolare ai temi del welfare, del terzo settore, del volontariato e del disagio sociale. Succede a Carla Chiaramoni, che l’ha guidata nel corso degli ultimi due anni e che continuerà a dare il suo apporto e contributo all’interno della redazione. Caredda, che vive a Roma, lavora a Redattore Sociale dal 2006, dove ha ricoperto prima l’incarico di redattore e poi quello di caporedattore della redazione della Capitale. Ha assunto il nuovo incarico a partire da domenica 25 marzo.
“E’ un onore – dice il nuovo direttore – arrivare a guidare questa redazione, formata da giornalisti e da documentaristi con un’esperienza pluridecennale sui temi sociali: tutti insieme proveremo a comprendere e a raccontare un mondo sempre in mutamento, tanto vario e complesso quanto straordinariamente affascinante. Una sfida che sentiamo nostra da sempre, e che continueremo a percorrere arricchendola via via di nuovi strumenti e nuovi linguaggi”.
“Sono orgogliosa di aver guidato per due anni un gruppo di lavoro solido e sensibile. Abbiamo lavorato in continuità con il passato, ma con uno sguardo aperto alle nuove sfide. Ringrazio l’editore per la fiducia, tutti i colleghi per la stima accordatami e auguro al nuovo direttore un buon lavoro”, commenta Chiaramoni, che si occuperà direttamente di alcune iniziative ed eventi, a partire dal “Capodarco Film Festival – Premio l’Anello debole”, festival di cinema sociale che assegna un riconoscimento ai migliori servizi e cortometraggi video e audio su tematiche sociali (la dodicesima edizione andrà in scena a giugno).
Redattore Sociale ha superato il mese scorso il traguardo dei 17 anni di vita dell’agenzia: nato dentro un’esperienza storica di comunità, solidarietà, volontariato e cooperazione sociale come la Comunità di Capodarco (a Fermo, nelle Marche) e con un editore – don Vinicio Albanesi – da sempre attento al mondo della comunicazione, è un network che raggruppa anche numerose altre iniziative, ad iniziare dai seminari di formazione per giornalisti avviati oltre un quarto di secolo fa.