BOLOGNA – Nato da una richiesta di Cgil Puglia e Flai Puglia, il cortometraggio “La giornata”, sulla storia di Paola Clemente, bracciante di 49 anni morta il 13 luglio 2015 mentre lavorava nelle campagne pugliesi, continua a essere di attualità: in Puglia negli ultimi giorni sono deceduti 16 braccianti di origine straniera. Il video, che ha vinto il premio “Corto giovani” nell’ultima edizione de L’anello debole, “ritrae una realtà che è di drammatica attualità e che è difficile superare fino a quando ci sarà gente costretta ad accettare qualsiasi condizione e ad affrontare il rischio di morire per le necessità di sopravvivere – dice Pippo Mezzapesa, regista del corto scritto insieme alla giornalista e sceneggiatrice Antonella Gaeta a partire dalle inchieste di Giuliano Foschini su la Repubblica - . Non mi sembra, però, che ci si stia preoccupando più di tanto ma che ci si concentri su problemi futili per spostare l'attenzione dalle vere piaghe del quotidiano”
Tra reportage giornalistico e narrazione cinematografica. “All'inizio è stato difficile capire quale forma dovesse prendere questo racconto – spiega Mezzapesa – Partivamo da atti giudiziari e testimonianze, ma non volevamo fare il solito reportage con interviste a persone che non vogliono mostrarsi in viso. Poi è nata questa idea di mettere in scena l'ultima giornata di Paola, raccontando il viaggio delle lavoratrici per raggiungere i campi in pulmino, pulmino su cui paradossalmente è presente anche Paola in una sovrapposizione di piani temporali, come uno spirito che aleggia mentre tutti parlano della giornata”. Il film riporta fatti e dialoghi contenuti negli atti del processo ai caporali della bracciante pugliese e le testimonianze delle sue colleghe. “È stata una frase letta negli atti processuali a far scattare l'idea della narrazione – continua Mezzapesa – Dato che la morte di Paola è stata attribuita a cause naturali, lei non ha avuto nemmeno l'onore di una fiaccolata in ricordo. È stata l'idea di questa fiaccolata ideale che chiude il corto a convincermi che ci potesse essere una forza nella narrazione”.
La prima del film “La giornata” è stata alla Camera dei Deputati lo scorso ottobre alla presenza della Presidente della Camera, Laura Boldrini, e del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, oltre che del marito di Paola Clemente, Stefano Arcuri. “I familiari di Paola avevano già visto il corto e lo abbiamo rivisto insieme – conclude Mezzapesa – è stato molto emozionante. Il fatto poi che il marito mi abbia detto che questo lavoro era necessario e che restituisce perfettamente la realtà del caporalato, mi ha fatto capire che ho fatto bene a partire per questa avventura”. “La giornata” sta raccogliendo numerosi riconoscimenti, oltre al premio speciale de L'anello debole ha vinto il Premio speciale per l'impegno sociale ai Nastri d'argento 2018 ed essere entrato nella cinquina finale dei David di Donatello. “Sta girando molto – continua il regista – ed è un bene perché stiamo raggiungendo l'obiettivo di rendere la fruizione più ampia possibile: viene proiettato a scuola e nei cinema attraverso il circuito Fice”.
A fine agosto, invece, Mezzapesa sarà a Venezia per la 75esima edizione della mostra del cinema dove il suo film “Il bene mio” (in uscita a ottobre) sarà presentato alla 15esima edizione delle Giornata degli autori come evento speciale fuori concorso. “Il film racconta la storia dell'ultimo abitante di un paese fantasma svuotato in seguito al terremoto e la lotta tra chi è legato al ricordo e chi rimargina la ferita dimenticando e andando via, uno scontro in cui tutti hanno le proprie ragioni, ma viaggiano in direzioni opposte”. (lp)
La storia di Paola Clemente: bracciante pugliese "morta di fatica per 2 euro l'ora" - Guarda il video